Arch. Andrea Dolcetti
#andreadolcettidesign
Ho sempre pensato che parlare di case in legno fosse un gioco da ragazzi… anzi da bambini! Chi non ha mai visto o sognato di avere una casa di legno sul'albero in cui rifugiarsi dopo litigi, oppure dove isolarsi per pensare o semplicemente condividere tempo prezioso con i propri amici?
E poi si cresce, si diventa adulti, e arriva il momento in cui fare le cose da VERI UOMINI significa sporcarsi le mani con il cemento, la malta o i mattoni, oppure realizzare ponti o enormi strutture ingegneristiche in acciaio.
Così ci dimentichiamo di come quella casa sull'albero ci proteggeva, ci rassicurava, ci faceva innamorare.
Il vento però sta cambiando.
L'esigenza di un risparmio energetico e della ricerca del migliore comfort abitativo stanno facendo pendere l'ago della bilancia verso tecnologie costruttive più vicine alla natura, più ecosostenibili, che producano meno inquinamento.
Ecco allora che il ritorno al legno è diventata un frontiera raggiungibile.
Assieme a Simone De Menis, co-fondatore di Decimo Primo, azienda italiana leader nella costruzione di edifici in legno con tecnologia X-Lam, abbiamo affrontato questo tema nella diretta di venerdì 10 aprile, cercando di fare chiarezza attorno alla questione (se vuoi rivederla clicca qui).
Ma andiamo per ordine.
Si ha sempre paura o diffidenza di ciò che non si conosce, o almeno è quasi sempre così.
Come tutti i materiali porosi, certo sarebbe sbagliato affermare il contrario: il legno non è impermeabile, anzi è il problema numero uno da risolvere in ambito di progettazione esecutiva.
La tecnica e l’esperienza costruttiva, però, vengono in soccorso: per risolvere questo difetto, durante la posa della struttura in legno si riveste il cordolo di fondazione in cemento armato con uno strato sottile di materiale impermeabile ad alta densità, creando un taglio nella risalita dell’umidità.
Un altro consiglio proposto da Simone è quello di rialzare il piano di posa della parete lignea rispetto alla quota del pavimento finito.
Infine, si propone di evitare di creare piani interrati in legno, poichè il costo di impermeabilizzazione della struttura sarebbe certamente poco conveniente.
Seguendo quest poche e semplici linee guida si può pertanto risolvere uno dei problemi principali del legno.
È vero, anche questo mi viene detto, spesso affiancato al disappunto di dover trattare ogni anno il legno per proteggerlo dagli agenti atmosferici.
Iniziamo a sfatare qualche mito.
Parlare di casa in legno e di baita di montagna sono due cose nettamente diverse, o meglio, anche la baita è una casa in legno, ma in questo articolo si parla di edifici la cui “anima”, la cui struttura è in legno, mentre le finiture possono essere a discrezione del gusto personale.
Solitamente si realizzano stratigrafie di pareti in cui il legno è rivestito di cartongesso tinteggiato negli interni e di isolante e rasante all’esterno. Quindi, anche in questo caso, è possibile confutare l’obiezione, fornendo una vasta gamma di soluzioni possibili in termini di rivestimenti e finiture.
Storicamente, per accendere un fuoco occorreva della legna secca e per fare delle torce di illuminazione bastava un ramo e una fiamma.
Quindi è facile comprendere come nell’immaginario di ciascuno di noi alla parola legno si presenti l’idea del fuoco.
In ambito edilizio, si è spesso evitato di costruire in legno proprio per questo motivo.
Sfatiamo un altro mito.
Partiamo dal presupposto che sì, il legno arde più facilmente di un altro materiale, ma per far sì che una combustione avvenga occorrono, contemporaneamente, un combustibile (quindi qualcosa di infiammabile), un comburente (l’ossigeno) e una sorgente di calore (magari un fiammifero acceso).
Bene, fissato ciò, se si analizza la composizione si una parete X-lam, si può capire come essa sia composta da tante lastre di legno incollate tra loro a fibra incrociata. Questa particolare struttura, oltre a migliorare la resistenza statica della parete, offre un vantaggio di resistenza all’incendio. Infatti, la compattezza con cui vengono incollate le diverse parti, azzera il passaggio di ossigeno, rallentando il processo.
Inoltre, il legno lamellare brucia più lentamente di quanto non fonda il ferro del cemento armato, poichè il processo viene rallentato dal buon isolamento termico realizzato dallo strato superficiale carbonizzato.
A un aumento molto lento della temperatura corrisponde una variazione quasi trascurabile della resistenza meccanica delle fibre di legno della sezione non intaccata dal fuoco.
In materia di antisismica, due sono le regole principali: la forma e la leggerezza.
Mentre per la forma il discorso è lo stesso a prescindere dal materiale costruttivo utilizzato (una casa con pianta regolare quadrata o rettangolare con poche sporgenze reagisce meglio al sisma), per quanto concerne la massa, il discorso cambia.
In riferimento alle più recenti normative nazionali ed europee, in materia di calcolo strutturale e antisismico, si precisa che la stabilità dimensionale è dovuta a tre aspetti fondamentali: la leggerezza, l’elevata duttilità dei giunti e la capacità dissipativa.
Le strutture in legno pesano un terzo rispetto a quelle in cemento e si basano sul principio della flessibilità e non della rigidità come quelle tradizionali.
Inoltre, gli elementi in legno vengono collegati tra loro tramite l'uso di connettori deformabili che, adeguatamente dimensionati, permettono alle strutture di raggiungere un comportamento duttile, ideale per resistere all'azione sismica.
Anche da questo punto di vista, possiamo dormire sonni tranquilli.
Un’obiezione da sempre avanzata da costruttori, progettisti e clienti non intenzionati ad affiancarsi alle case in legno è sicuramente quella dei costi eccessivi.
Occorre fare delle giuste considerazioni.
Il presupposto di partenza è che non esiste il costo perfetto, ma tutto è soggettivo: quello che può essere un costo eccessivo per talune persone, per altre potrebbe risultare accettabile.
Detto questo, obiettivamente, se si confrontano i costi di realizzazione della sola struttura, il metodo tradizionale cemento-mattoni è sicuramente più vantaggioso rispetto alla soluzione lignea, ma un’abitazione non è solo composta dalla struttura: a parità di finiture e di prestazione energetica da raggiungere (ipotizziamo A4, la migliore), è riscontrabile come il rapporto si ribalti.
Essendo il legno un materiale isolante, dal punto di vista termico non necessita della stessa quantità di isolante, abbattendo i costi.
Altro elemento a vantaggio del legno è la rapidità di realizzazione.
La breve durata dei cantieri, a fronte di un’attenta progettazione e di un preventivo preciso, genera un effetto positivo sulla variabilità dei prezzi, garantendo costi certi dall’inizio alla fine (a differenza di un cantiere tradizionale, dove la lunga durata comporta necessariamente una distanza tra il preventivo e il costo finale).
Ecco i 7 vantaggi che caratterizzano la scelta di una casa in legno rispetto un’edilizia tradizionale:
Ti consiglio di partecipare a uno dei cantieri aperti proposti da Decimo Primo. Insieme a loro potrai toccare con mano la qualità di un materiale storico, ma altrettanto innovativo.
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